Skip to main content

I nostri servizi


Sbiancamento e igiene

Sbiancamento ed igiene

Igiene orale professionale:
L’aspetto estetico dei denti, oltre alla loro corretta funzionalità, occupa il posto primario tra le richieste che ci rivolgono i nostri pazienti. Le sedute periodiche di igiene professionale con l’uso dell’ablatore a ultrasuoni contribuiscono non soltanto alla pulizia impeccabile dei denti e del cavo orale, ma svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione di gengiviti, della carie e della malattia parodontale, essendone responsabili gli accumuli di batteri presenti nella placca e nel tartaro.

È consigliabile ripetere il trattamento ogni sei mesi. A una classica ablazione del tartaro a ultrasuoni si possono aggiungere, se necessario; la levigatura delle radici (curettage) e l’applicazione topica delle sostanze profilattiche (fluoro, sigillanti). Il paziente, inoltre verrà istruito circa le norme della corretta igiene dentale quotidiana e l’alimentazione corretta ai fini della tutela quotidiana della salute dentale.

L’ablazione del tartaro è inoltre il primo e indispensabile step di ogni piano di trattamento.
Sbiancamento dentale professionale:
Lo sbiancamento dentale è un trattamento odontoiatrico estetico il cui scopo è quello di ripristinare il colore naturale dei denti alterato nel tempo.

Per lo sbiancamento professionale dei denti, i dentisti e gli igienisti si avvalgono di strumenti adeguati e di prodotti appositi per rimuovere i pigmenti sedimentati sullo smalto dentale e nella dentina, responsabili della colorazione alterata dei denti.

Lo sbiancamento non va però confuso con la pulizia dentale e lo stesso non sostituisce in nessun modo tale trattamento. Una corretta igiene orale deve sempre precedere lo sbiancamento dentale professionale.
Ecco alcune delle opzioni di sbiancamento dentale professionale:
Sbiancamento in studio: Questo tipo di sbiancamento viene eseguito presso lo studio del dentista. Viene applicato un gel sbiancante contenente perossido di idrogeno o perossido di carbammide sui denti e, in alcuni casi, può essere attivato da una luce o un laser. Questo trattamento è generalmente più rapido e può produrre risultati immediati.
Sbiancamento a domicilio sotto la supervisione del dentista: Il dentista può fornire un kit di sbiancamento personalizzato che il paziente utilizza a casa. Il kit solitamente include una mascherina o un’applicatore contenente il gel sbiancante. Il dentista fornisce istruzioni dettagliate e monitora il progresso.
Sbiancamento con laser o luce speciale: In alcuni trattamenti in studio, il dentista può utilizzare una luce speciale o un laser per attivare il gel sbiancante, accelerando il processo. Questo metodo è spesso associato a risultati più rapidi.
Sbiancamento interno: Questa procedura è utilizzata per sbiancare i denti che sono diventati scuri a causa di traumi o trattamenti endodontici (canale radicolare). Il dentista applica un agente sbiancante all’interno del dente, quindi sigilla l’apertura.
È importante sottolineare che il trattamento di sbiancamento dentale potrebbe non essere appropriato per tutte le persone. Prima di intraprendere qualsiasi procedura di sbiancamento, è consigliabile consultare un dentista per una valutazione approfondita della salute dentale e per determinare quale opzione sia la più adatta al caso specifico.
Protesi

Protesi mobile e fissa

Protesi dentale fissa:
È il manufatto che consente di riparare in modo stabile a diversi tipi di danno: permette di ricostruire un elemento danneggiato e di sostituire uno o più denti mancanti, in quanto viene ancorata in via permanente ai denti residui oppure agli impianti presenti nell’area edentula. Il paziente non deve mai rimuovere la protesi fissa. Essa può essere confezionata in materiali esteticamente adatti al volto di ciascun paziente, di qualsiasi elemento si tratti.
Una protesi dentaria fissa può essere infatti di vari tipi:
Faccetta. La faccetta è una lamina molto sottile (da 0,5 a 0,7 millimetri) che viene applicata con una colla apposita sulla superficie di uno o più denti anteriori. L’effetto è esteticamente ottimo, in quanto l’aspetto del dente può cambiare in colore, forma, lunghezza e posizionamento. Non sempre è però indicato utilizzare una faccetta: se il dente interessato risulta molto danneggiato nello smalto o deteriorato da una carie molto estesa, è più opportuno costruire una corona.  
Corona, detta anche capsula. Il manufatto può ricoprire tutto il dente di cui si conserva quantomeno la radice. Oltre a migliorare notevolmente l’estetica e favorire il ripristino delle funzionalità della bocca, la corona offre un vantaggio: è possibile adattarla a un impianto collocato in luogo di un dente mancante. Per posizionarla sul dente naturale, quest’ultimo va limato e la corona viene in seguito incollata grazie al cemento. Per posizionarla su un impianto, la corona viene cementata o avvitata. Fra i materiali biocompatibili e anallergici con cui può essere realizzata una corona vi sono alumina, disilicato di litio e zirconio. Tutti questi materiali non mutano nell’aspetto con il trascorrere del tempo. 
Ponte. Questo tipo di protesi fissa dentale va a sostituire più denti (in genere 2 o 3), poggiando su due denti-pilatro localizzati ai lati della zona edentula. Per facilitare tale operazione, il dentista lima entrambi i pilastri oppure li devitalizza. Soluzioni alternative, indicate rispettivamente per la perdita di un incisivo inferiore o superiore oppure di un molare o premolare, sono il Maryland Bridge e il California Bridge, caratterizzati da ancoraggi per evitare la limatura.
Protesi mobile:
La protesi mobile ha sempre il compito di sostituire più denti mancanti, ma il dispositivo deve essere rimosso dal paziente per l’igiene orale quotidiana. Dopo ogni pasto, la protesi dentale mobile, superiore o inferiore che sia, va infatti accuratamente pulita per evitare l’accumulo di residui di cibo che potrebbero comportare lo sviluppo di colonie batteriche e future infezioni gengivali. Sarebbe bene rimuoverla anche durante il sonno notturno per facilitare la respirazione, evitare microlesioni gengivali dovute alla pressione costante e scongiurare un’usura precoce del dispositivo.
La struttura delle protesi dentarie mobili può avere ganci di ancoraggio che permettono il fissaggio ai denti esistenti oppure attacchi di precisione a denti naturali o corone protesiche. Si parla in questo caso di protesi dentale mobile parziale, detta anche scheletrato, e presenta una struttura in lega metallica (in cromo, cobalto e molibdeno) molto elastica.

Le protesi dentarie mobili più all’avanguardia sono anche disponibili con ganci invisibili, fatti in materiali non metallici, che aderiscono perfettamente alla bocca ed evitano l’effetto antiestetico (soprattutto sui denti anteriori) di un elemento estraneo molto visibile. Si parla invece di protesi mobile totale, più comunemente nota come dentiera, quando sostituisce una o entrambe le arcate dentarie. Essa poggia sulle gengive e sulle ossa: una caratteristica che comporta un costante riassestamento della protesi a opera dell’odontoiatra, a causa del progressivo riassorbimento osseo. In ogni caso, si considera ancora come una soluzione funzionale e sostenibile.
Parodontologia e laser

Paradontologia e Laser

La parodontologia è la branca della odontoiatria che si occupa della prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie che colpiscono i tessuti di supporto dei denti, noti come parodonto. Questi tessuti includono gengive, osso alveolare, legamento parodontale e cemento radicolare.
Le malattie parodontali più comuni includono la gengivite e la parodontite. La gengivite è una infiammazione delle gengive causata principalmente dalla presenza di placca batterica lungo la linea gengivale. Se non trattata, la gengivite può progredire in una forma più grave di malattia parodontale chiamata parodontite, che coinvolge anche la perdita di osso alveolare intorno ai denti.
Le terapie utilizzate in parodontologia possono includere:
Igiene orale:
La base del trattamento parodontale è l’igiene orale adeguata, che include la corretta igiene dentale a casa e le visite regolari dal dentista per pulizie professionali e controlli.
Rimozione della placca e del tartaro: 
La placca batterica e il tartaro (calcolo) che si accumulano sopra e sotto la linea gengivale devono essere rimossi attraverso tecniche di igiene dentale, come la pulizia dentale professionale e la detartrasi.
Chirurgia parodontale: 
In alcuni casi di parodontite avanzata, può essere necessaria la chirurgia parodontale per riparare o rigenerare i tessuti danneggiati. Questo può includere tecniche come la chirurgia a lembo, la chirurgia di riduzione del lembo, l’allungamento della corona clinica e la rigenerazione ossea guidata.
Trattamenti antimicrobici locali: 
L’uso di antibiotici locali o altri agenti antimicrobici può essere raccomandato per ridurre l’infiammazione e combattere le infezioni batteriche.
Manutenzione a lungo termine:
Dopo il trattamento attivo, è fondamentale mantenere una rigorosa igiene orale a casa e sottoporsi a regolari controlli dal dentista per monitorare lo stato della salute parodontale e prevenire la ricomparsa della malattia.
La terapia parodontale è personalizzata in base alle esigenze specifiche di ciascun paziente e alla gravità della malattia parodontale. Una corretta diagnosi e un trattamento tempestivo possono aiutare a prevenire la perdita dei denti e a mantenere una buona salute parodontale nel lungo termine.
Laser.
Il laser in odontoiatria, compresa la parodontologia, ha guadagnato popolarità negli ultimi anni come strumento terapeutico. L’uso del laser in parodontologia può offrire diversi vantaggi:
Minore invasività: 
I trattamenti laser sono spesso meno invasivi rispetto alle tecniche tradizionali, riducendo il disagio e il tempo di guarigione per i pazienti.
Minore sanguinamento:
Il laser può coagulare i vasi sanguigni, riducendo il sanguinamento durante e dopo il trattamento parodontale.
Riduzione del disagio: 
Molte persone sperimentano meno dolore e disagio durante e dopo i trattamenti laser rispetto alle procedure tradizionali.
Minore necessità di anestesia: 
In alcuni casi, l’uso del laser può ridurre la necessità di anestesia locale durante il trattamento.
Stimolazione della guarigione: 
Il laser può stimolare la guarigione dei tessuti, favorendo la rigenerazione delle gengive e la crescita ossea.
Eliminazione dei batteri: 
Il laser può essere utilizzato per eliminare i batteri presenti nelle tasche parodontali, contribuendo a ridurre l’infiammazione e promuovendo una migliore salute gengivale.
Tuttavia, è importante notare che l’efficacia del trattamento laser può variare a seconda del tipo di malattia parodontale e delle condizioni specifiche del paziente. Alcuni dentisti integrano il laser con le pratiche tradizionali per ottenere i migliori risultati. Prima di decidere il trattamento più adatto, è essenziale consultare il proprio dentista o parodontologo, che valuterà la situazione clinica e fornirà consigli personalizzati.

Contattaci per richiedere un appuntamento

    Apri la chat
    Hai bisogno di aiuto?
    Benvenuti allo Studio Fanuzzi. Come possiamo aiutarti?